sabato 30 agosto 2014

Cosa succede quando sei vittima di uno sgombero?

A Roma è partita una campagna repressiva nei confronti di chi non ha una casa e vive la giornata da senzatetto.Sono stati sgomberati i giacigli che si trovano lungo le rive del Tevere.Dopo l'azione del comune con dispiegamento di molti vigili,e camion della nettezza urbana,questi luoghi sono nuovamente occupati da persone emarginati.Il risultato che sarà costata non poco alla cittadinanza,è,che i senzatetto sono tornati la notte stessa con solo le cose che hanno potuto salvare dalla bonifica,e per la cittadinanza un risultato praticamente impercettibile.Leggo sui quotidiani che è stato offerta loro una sistemazione alternativa e che queste persone e hanno rifiutato(come ho fatto sempre anch'io),viene spontaneo di chiedersi perché hanno rifiutato?Io posso parlare della mia esperienza quando mi succedeva...al momento del arrivo dei vigili,spesso senza preavviso,ti viene detto che hai la possibilità di portarti via ciò che riesci a portare "a mano"il resto va al buttato,poi ti si presenta una persona dei servizi sociali e ti propone un posto in "Casa famiglia"(sempre se ci sono posti).Dunque in queste strutture è vietato avere cani che per chi vive in strada e praticamente indispensabile per la sicurezza notturna,ci sono orari d'entrata e uscita, se si parla di più persone tipo moglie e marito, il nucleo rischia di essere separato.Ci sono persone che sono da molti anni "parcheggiate"in questi siti,che si trovano spesso lontani dal posto dove uno si è creato dei rapporti sociali con le persone che ti vogliono aiutare con cibo e denaro.La sensazione che si ha è come scontare una pena in carcere.Voglio solo dire che questa alternativa è inaccettabile come punto di partenza per un re inserimento o recupero nella società.Manca il sostegno finanziario e l'indipendenza,la sensazione di stare a casa tua.Uno rifiuta anche perché la situazione e relazioni che ti sei creato nel tempo vanno persi per un percorso incerto,e si è sempre sotto"scacco"di venir espulso da questi centri.

2 commenti:

  1. Ottimo articolo! Io non ho mai dormito per strada, ma le cosiddette case-famiglia sembrano peggio per come le descrivi.

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  2. Anch'io sono un senza tetto. Gli ass. Sociali volevano 200 € per una stanza ( ho una pensione di 300€ e lavorucchio in nero quando me la sento ) .Dopo 5 mesi sono venuto via. Io con 200 euro ci campo anche 3 settimane con cinema compreso

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