sabato 5 aprile 2014

La storia del intolleranza

Non so con chi confidarmi e cercare consigli su un fenomeno a cui sto andando incontro e mi sta togliendo il sonno,allora decido di dirle a queste righe.Mi tremano le mani mentre sto buttando giù questo testo.Ho sempre sperato di non incappare mai nello spettro dell'intolleranza basata sulla situazione sociale o stile di vita che si vuole prendere per fare esperienza di questa,ma purtroppo ora sembra che sia giunta l'ora per me di farla.Ultimamente mi trovo a combattere con una persona che secondo me mi ha "preso di mira",cercando in tutti i modi di trovare uno spunto per poter andare oltre....Ho deciso di raccontare questo perché mi trovo senza idee per poterla affrontare in un modo da permettermi di continuare questo viaggio sorprendente del esistenza,come esperienza,in cui si può decidere se prendere la decisione buona o cattiva che sia in modo libero,e credo che sia un diritto questo di ogni essere umano.La storia è questa:
Roberto ha un posto dove passa il suo tempo insieme al cane Brenda ed un piccolo computer a cui dedica gran parte della sua attenzione.Ogni tanto uno dei sventurati,disagiati,emarginati...,o persone a lui affezionate,lo va a trovare.Capita anche che qualcuno abbia un cane come lo ha Roberto.Un giorno lo va a trovare Beppe che ha 2 bei cani.Per festeggiare l'incontro Beppe e Roberto vanno al Bar a prendersi il caffè,nel mentre gli animali vanno in giro,e si concentrano sui sacchetti della spazzatura gettate sui marciapiedi.Roberto sapendo che aria tira in quel angolo,consiglia a Beppe di richiamare gli animali per evitare che qualcuno si potesse lamentare,nel frattempo ordina il caffè.Nel mentre di prendere la consegna della bevanda si sentono gridare voci aggressive rivolte a Beppe da una persona che transitava li,puntando ad un certo momento il dito su Roberto insinuando che costui è "un deficiente" perché sa che i cani non devono fare questo e perché non da attenzione del comportamento dei suoi amici tossici e sporchi.Roberto cresciuto ormai,"fa finta di niente" e la prende come una questione di maleducazione e ignoranza della persona,compatendolo per le sue vedute strette.Dopo questo battibecco tra Beppe ed il maleducato,il Beppe raccatta l'immondizia ed i cani e si ritirano al posto,cercando ugualmente di gustare il caffè.Il giorno seguente ancora una volta Roberto si accinge ad andare al Bar per prendere la colazione e iniziare così la giornata in modo gustosa.Ordinando dal bancone Roberto si sente chiamare in modo sproporzionatamente a voce alta,che decide di non reaggire alle chiamate e continuare a fare il "finto tonto"nella speranza che questo soggetto non cerchi di nuovo di rovinare la sua mattinata.Cosa succede allora?Il tipo gli si avvicina in modo minaccioso dicendogli:"Che fai ridi quando i tuoi amici fanno il casino?"fino ad arrivare all'offesa "non ti avvicinare che mi attacchi l'AIDS".Ora Roberto pensa che tutto questo possa essere il preludio di una sventura e ha deciso così di cancellare del tutto dalla sua vita questo tipo ignorandolo e non dandogli nessuna possibilità di lamentela,ma potrebbe non bastare.Il terzo incontro di questo tipo è avvenuto per una questione di vasi da fiori che Roberto ha ricevuto in regalo per poter metterli in modo d'abbellire l'angolo dove vive.Una persona che lo rispetta e che conosce da tempo,ci chiede il favore se può avere un paio di queste piante,per poterle mettere come allestimento per il negozio,a cui Roberto avrebbe acconsentito con piacere,purtroppo da non molto lontano si ri sente questa voce maleducata dire:"Che fai?? ce lo chiedi pure??".Bene questa la storia fino ad ora,senza rimarcare che al posto delle piante hanno lasciato il caos che naturalmente Roberto ha pulito.Io credo che Roberto abbia bisogno di una strategia per evitare di dare a questo la soddisfazione di "spaccarci la testa"o come insinua anche nel dare al fuoco.Con il carico dei suoi anni(quasi 50),non ha più la voglia di confrontarsi con questi atteggiamenti anacronistici,ma non riesce a trovare la ricetta per uscirne fuori.Una storia come tante altre che possono succedere se si è a vivere in strada.Spero che non succeda nulla a Roberto.