sabato 23 novembre 2013

Invito mancato


Dopo un travagliato collaudo del computer e connessione,nella quale mi si è distrutto con l'acqua che ha piovuto qui a Roma,uno dei 2 terminali  ,vado a spulciare nelle mie mail,e trovo per mia sorpresa questo:
Al Sig. Di feliceantonio Roberto.
Gentile Sig Roberto questo Ufficio del Sindaco per i Rapporti con i Cittadini, è disponibile a riceverla , se anche per lei va bene, il giorno 18 novembre 2013 ore 11,00 presso l’U.R.C. piazza del Campidoglio. Può chiedere della Dott.ssa Amalia Liberti e del Dott.Toppoli Roberto
La saluto cordialmente.
 Dott.ssa Amalia Liberti
Gabinetto del Sindaco
Ufficio del Sindaco per i Rapporti con i Cittadini
Piazza del Campidoglio - 00186 Roma
amalia.liberti@comune.roma.it
 ( + 39 06 67104876-4877)

Grande la il mio stupore,perché non ci speravo più ad essere preso in considerazione,invece devo ricredermi,ma purtroppo il termine dell'appuntamento è stato superato e mi resta solo da chiedere se sarà possibile darmi un nuovo invito.Con questa speranza ho mandato una nuova richiesta alla dott.ssa Amalia Liberti e dott.Toppoli Roberto:

Appuntamento per un colloquio "Rapporti con il cittadino"

Gentile dott.ssa Amalia Liberti e dott.Toppolio Roberto,
mi scuso della mancata risposta al Vostro invito per un colloquio su"Rapporti con il cittadino"fissatomi per il 18 novembre.Purtroppo le condizioni in qui già da troppo tempo vivo mi hanno impedito ad essere presente,se dipendesse da me ci sarei stato a qualunque costo.Vorrei con questo,una possibilità a poter comunque avere il permesso a partecipare,perché ritengo fondamentale affrontare l'argomento che determina la qualità della vita mia e di molte altre persone di Roma essendo emarginati.E credo che se corrisponda al vero la sensibilità su questo,da parte del nostro nuovo sindaco,sarà pur possibile darmi un altro appuntamento.
Ringrazio in anticipo per il Vostro impegno,e attendo con gioia una Vostra notizia.
in stima
Roberto DiFeliceantonio


martedì 29 ottobre 2013

Lo dico al sindaco

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha dato il via ad un iniziativa,che vuole rendere partecipe la cittadinaza,per migliorare la qualità della vita di noi romani.Il progetto si chiama Lo dico al sindaco,e non mi sono lasciato sfuggire l'occasione di dire al mio sindaco dal punto di vista di un emarginato conclamato,cosa si può fare.Mi sono dunque permesso di inviare il mio pensiero alla casella predisposta:
Caro sindaco Ignazio Marino
Lei ci chiede attraverso il network Fb di consigliar La per migliorare la qualità della vita di noi romani,e in un certo senso di partecipare alla trasformazione da Lei auspicata.Credo che potrei dare un contributo a quest'idea.Mi chiamo Di Feliceantonio Roberto e sono un senza fissa dimora romano da oltre 15 anni(Rutelli-Veltroni-Veltroni-Alemanno-Lei),e nessuno si è mai preoccupato della mia situazione come di altri 2000 e passa di SFD.Ora dopo tutto questo tempo mi sono fatto una ragione,e intendo vivere questo stile di vita ormai mia.Il concetto lavoro-casa-famiglia non mi appartiene più da anni.Io personalmente mi ritengo una persona rispettosa di tutti e tutto,purtroppo non basta e i residenti inventano scuse per poter far intervenire le forze d'ordine e gettarmi via letteralmente anche le mutande.Sicuramente sarebbe una bella cosa se potrei continuare a vivere con il Suo aiuto,la mia umile esistenza senza che ciò accadesse,e per poter far sì di ristabilire un minimo di dignità umana,visto che sono costretto per causa di questi interventi,a cambiarmi e fare i bisogni fisiologici in modo non proprio ortodossi.Confido nella Sua mente ingeniosa a trovare insieme a me una compatibilità a questa situazione,che si rifletterà anche sul decoro della nostra amata città.
Grazie della considerazion,
in stima
Roberto DiFeliceantonio

martedì 22 ottobre 2013

Oltre il danno anche la beffa

Sono le 23.30 e incontro uno dei firmatari dell'articoli sull'FQ,lo fermo e ci chiedo spiegazioni delle dichiarazioni fatte.mi risponde con una certa incertezza che aveva sotto scritto una dichiarazione insieme ad altri;ci chiedo se ci risulta veritiero il giudizio espresso in quel'modo(visto che sono astemio.e curo il posto)?e se non fosse il caso di correggere il tiro riabilitando la mia persona da quest'equivoco che corrisponde a diffamazione,e questi cosa fanno??invece di scusarsi e prendersela con chi crea le situazioni di conflitto per incapacità o mancanza di volontà,mi chiama i carabinieri,che mi obbligano a spostare la branda da un posto in cui sono coperto invisibile e minimamente al sicuro dalle intemperie ed umori della zona.di rettamente ai bordi della strada dove,li si che intralcio e sono esposto,altrimenti:via anche la branda.Si che ci vuole forza di sopportazione in questa dimensione dove uno che entra,ci corrisponde all'anientamento della persona e diventa soggetto a qualsiasi umore di chi per divertimento o cattiveria si prende la libertà di distruggere senza alcun motivo l'esistenza di chi meno fortunato.con una telefonata nascosto dietro le tende Pazienza la speranza che le cose possono cambiare resta sempre viva in me.

Diffamazione via stampa

Dovrebbe bastare che il pasto giornaliero è incerto,che l'inverno che viene non mi congela,e che non casco nella depressione dell'inutilità e del incomprensione facendomi cadere nel vittimismo che toglie la voglia di vivere,ma no,non basta.Ieri mi giunge una segnalazione di una pubblicazione da parte dell'Fatto Quotidiano del 15 ottobre,che anche senza nominarmi fa chiaro riferimento a me ,definendomi per testimonianza di 7 residenti firmati con nome e cognome un:Alcolizzato,caciarone sporcaccione e irriverente.A me personalmente risulta il contrario,e chi è veramente sincero e mi conosce sa che ho la passione della perfezione e della bellezza delle cose,e che fin da bambino ho lottato per la mia italianità di cui ne sono sempre stato fiero.Vorrei avere un Italia dalle porte aperte dove il rispetto è la regola portante e l'evoluzione di civile convivenza un eredità da lasciare ai futuri.Invece eccomi qui senza fissa dimora a fare da catalizzatore per i litigi condominiali,diventando il nemico che ricompatta la scala,su cui scaricare le frustrazioni,perché tanto "Stù barbun"n'se po difende".Cosi vanno le cose ,ora ho scritto alla redazione del FQ:
Gentili signori mi è giunta or-ora un articolo pubblicato da lor-Signori con il titolo:Droga e alcol il clochard Re di Trastevere pubblicato il 15 ottobre e firmato da 7 residenti,in cui la mia situazione viene abbinata a droga e alcol(sono astemio),puzza e sporcizia.Visto che gran parte non corrisponde a vero vi prego di ristabilire il veritiero.Che è:cura per le piante e animali,rispetto dei residenti,pulizia del posto e della piazza a gratis,evitare che altri occupano il posto,raccolta di siringhe e via dicendo,amo e rispetto da SEMPRE la mia città e sono impegnato a ridare nel mio piccolo a sta città la dignità che merita.Se non ci credete prima di pubblicare castronate verificate.Grazie attendo risposta

venerdì 18 ottobre 2013

L'intervista


Ad ogni azione corrisponde una reazione e dopo l'azione di sgombero,e la cronaca che ha portato questa realtà all'attenzione dell'opinione pubblica,la reazione è stata l'interesse di alcune emittenti(Rete4/RAI) di approfondire questo tema.Mi è stato chiesto se ero disponibile ad un intervista per esporre le mie ragioni,ed ho acconsentito per dare l'opportunità a chi è interessato a migliorare la situazione,di farsi un quadro di cosa ci si può aspettare se si diventa emarginato.Voglio dire che per quello che mi riguarda,ripeto che non sto chiedendo ne soldi ne assistenza o sistemazioni varie di cui ne ho già potuto fare esperienza,ma vorrei solo poter trasmettere le sensazioni che ho provato in questo cammino per rivendicare uno spazio che mi permette di esistere.Ciò che tengo a far capire è che con il passare degli anni,non essendo stato capace di inserirmi nel circuito produttivo e sociale,costretto per mia incapacità di fare una vita da emarginato con la consapevolezza che mi posso aiutare solo da me,sto cercando di potermela vivere senza dover soffrire più del dovuto,in questa realtà che è diventato un modo di vivere,non più compatibile con il concetto casa-lavoro-famiglia.Mi son detto posso vivere in qualsiasi posto potendo scegliere su quale marciapiede passare il tempo che scorre,a patto di rispettare le regole della civile convivenza.Detto-fatto,mi son impegnato di rendere il posto in cui vivrò migliore di come l'ho trovato,così da non dare motivo di lamentele e giustificare un intervento di ordine pubblico.Anche questo sembra che non funzioni,ti impegni a fare del tuo meglio,ascoltando anche consigli da atre persone,ma puntualmente si incappa in delle persone a cui non basta e vieni accusato che la mia libertà "cozza"contro la sua libertà di non avere un emarginato davanti alla casa e ha il potere di farti rimuovere le cose.La conclusione che ne traggo è che ci si può impegnare ma alla fin-fine si è sempre alla merce di chi non condivide o non vuol capire che tutti volgiamo vivere bene.

venerdì 27 settembre 2013

La colpa di essere emarginato


dopo l'avventura che ha portato la mia persona alla ribalta delle cronache(sgombero),ci sono state reazioni sia nel mondo reale quanto virtuale(Internet),molto differenti tra loro,fatto sta che le persone che avevo il piacere di conoscere personal mente a cui ho potuto stringere la mano e guadare negli occhi,si sono assai indignati della violenza che mi è stata fatta,invece sulla rete(internet),mi ritrovo al pubblico giudizio senza avere il piacere di poter parlare o meglio conoscere le persone che si prendono la libertà di giudicarmi persino calunniarmi(spacciatore) e farmi addirittura sentire in colpa d'essere un emarginato nulla tenente, senza conoscermi.A queste persone mi viene voglia di dire,che è sempre facile parlare quando la "panza"è piena il discorso cambia quando ci si trova nella stessa barca,e si è costretti a dover subire certe cose da chi ci si aspetta solidarietà sicurezza prospettive per il futuro.Per ciò che mi riguarda lo ripeto e strillo a tutti i venti,non sto chiedendo niente se non di essere lasciato in pace fin quando mi muovo nella legalità,e di non meravigliarsi se quando uno ci si trova a tempo in un posto si organizza in modo d'aver la vita più agiata.è fisiologico.Ora mi ritrovo a fare l'emarginato "Classico",con cartone e coperte e sempre allo stesso posto.In pratica mi hanno tolto tutto e sono rimasto io e il cane,con una mano davanti e una didietro.Complimenti.

domenica 22 settembre 2013

Il Blogger homless sfrattato

L'ordinanza di sgombero,è stato eseguito e ha avuto risalto nelle cronache,mi sembra doveroso fare un resoconto da chi subisce questi interventi.Avevo già scritto che poteva verificarsi un azione di questo tipo,mi ero preparato per poter fare in modo che gli addetti ai lavori non dovessero adoperarsi,cosi che per la data in cui venisse eseguito la riqualificazione del posto le mie cose fossero al sicuro.Devo dire che purtroppo la mia strategia non ha funzionato perché,secondo il documento di ordinanza di sgombro(da me non visionato e non sotto scritto) l'intervento doveva essere eseguita 30gg dalla notifica(dettomi a voce dal vigile)ed al civico 22,posto occupato dal rifugio,ma cosi non è andata,lo sgombero è avvenuto oltre il termine e si è esteso anche al civico 17 dove avevo nascosto i viveri e dove pensavo di metterci il riparo una volta smontato,così il risultato che ne esce è che mi ritrovo senza vestiti,coperte,viveri e medicine.Gli effetti di un certo valore è stato inventariato e messo in un deposito a pagamento di cui io non so ne dove si trova ne il prezzo per riprenderle,non ho uno straccio di foglio del sequestro,per il riscatto.
Il riassunto di questa giornata:
Mi sveglio non so che ora è,penso di prendermi un caffè per affrontare la giornata con gusto.Scarpe ai piedi mi avvio,nello stesso momento mi si ferma una pattuglia della polizia Municipale,i vigili ormai li riconosco e so il motivo della loro presenza,subito dietro,le auto del AMA(servizio Nettezza urbana Roma),in un attimo mi trovo circondato da una decina di persone che parlano mi guardano,io devo prendere il caffè che mi viene gentilmente offerto dalla vigilessa che me lo va a prendere.La mente si schiarisce e mi preparo ad affrontare ancora una volta(sotto un nuovo sindaco)questa denigrazione e annullamento esistenziale.Cerco di farmi dare i nominativi degli agenti,per un eventuale risarcimento se la procedura non va in modo corretto,nessuno si qualifica,un signore baffuto(penso il supervisore),mi da un generico "ROMA CAPITALE Primo gruppo Trevi NAE Nucleo Anti Emarginazione"."Fatti coraggio e resta gentile"la voce interna consiglia di non perdere le staffe,inizio a smontare per spostare il rifugio in modo che non sia più visibile come già progettato al civico 17,ma il vigile "Pasquale"sbrocca e strilla "Falla FINITA O T'ARRESTO"nel mentre strappa dalla mensola la piccola dispensa "anti topi"della pasta e riso e la getta nel camion dei rifiuti,da qui in poi mi e stato possibile salvare solo le cose che riuscivo a portare a mano,il resto non c'è più.
Ci sono anche due impiegati dei servizi sociale che ripetono quello che dicono ogni volta,"Hai la possibilità di una casa famiglia"che loro già sanno che rifiuto,perché ho un cane e voglio stare a trastevere dove ci sono persone che mi vogliono bene.Passata la bufera mi ritrovo nudo delle cose,e resta un sapore amaro,la sensazione di essere un fuorilegge,sembra essere stuprati e lasciati li a terra a leccarsi le ferite.Dopo 8 anni in questo posto 3sottoponte 6 nelle Mura Aureliane,la mia città continua a esercitare una ricetta fallimentare.Il consiglio datomi e di uscire dal raggio d'azzione del Primo gruppo Trevi NAE Nucleo Anti Emarginazione cosi che posso stare sotto un altro distretto per 10 anni,dove iniziare come se fosse il primo giorno.

mercoledì 14 agosto 2013

Arriva la svolta?


Forse ci siamo,dopo l'avviso di ordinanza per sgombrare le mie cose,misteriosa mente è scaduto il termine dei 30 giorni,e non si è presentata la squadra di pulizia.Nel frattempo ho organizzato il mio posto in modo da rendere possibile la rimozione in 20 minuti e la ricostruzione della stessa in 40.Con questo sistema posso in caso di richiesta,liberare il suolo in tempi accettabili,da poterlo fare volendo giornalmente.Questo obliga le istituzioni a offrirmi delle alternative,perché la decisione finale resta mia se restare o meno.Sembra che si stia avverando proprio questo,dalla settimana scorsa mi si presenta un impiegato dei servizi sociali,che chiamerò per ora Mr.G,con l'offerta di rendere il mio modo d'interpretare la vita da senza fissa dimora,un esempio culturale ed evolutivo per i cittadini romani,e cosi facendo,migliorare la vita e le condizioni di chi ha poca esperienza nella dimensione di emarginato.Voglio che si recepisca il messaggio,che essere un emarginato sotto certi punti può essere un vantaggio rispetto a chi,integrato nella società e carico di responsabilità non può permettersi.Nei prossimi giorni ho un incontro con Mr.G in comune,per gettare le basi di un progetto che va nella direzione del essere costruttivo e migliorare l'ambiente vitale di tutti noi.Ascolterò le proposte di Mr.G e un impressione positiva si fa largo in me.Forse ci siamo a dare una svolta e cambiare questo modo di essere emarginato e proiettare le energie nel essere costruttivo,con l'aiuto e la possibilità di aiutarci alle nostre istituzioni.Staremo a vedere.

mercoledì 26 giugno 2013

Il Giaciglio


Il paradosso nel vivere senza fissa dimora e non aver il diritto di poter occupare con un giaciglio un angolo di strada.L'accanimento,le energie e denaro pubblico che viene destinato alle polizie locali e ai prefetti chiamati a privare un senza casa anche del suo ultimo rifuggio che può essere un cartone o un materazzo poggiato in una via.A questo punto viene da chiedersi quale possono essere le priorità di una città come Roma in cui lo stile di vita non viene affatto migliorato facendo la"caccia alle streghe"ai"barboni",che poi sono la testimonianza del fallimento e incapacità delle amministrazioni stesse.Chi scrive è figlio della citttà di Roma,che in una precedente vita si poteva definire un professionista medio-borghese,caduto in disgrazia,della qualele strutture predisposte nel dare assistenza e guida,se ne sono completamente dis-interessati.Il risultato è l'emarginazione dalla vita sociale e l'impossibilità di ri-crearsi una base di partenza,da cui provare a ri-costruirsi una vita.La realtà che si vive una volta emarginato è quella della legge del più furbo e/o più forte,la legge della giungla,in cui i deboli finiscono a chiedere soldi con in mano una boccia di vino.Roma ne è piena,complice il clima mite e la pseudo-assistenza da organizazzioni religiosi ed ONLUS,che aiutano a rimanere emarginati(vivono di questo).In questo contesto delirante si deve avere l'abilità di restare nelle regole delle leggi civili e penali,che a volte resta difficile rispettare,la fame e disperazione portano a comportamenti sconsinderati.Ci si trova abbandonati e soli,sono momenti in cui una reazione è vitale,o l'abbandono totale della dignità umana,per diventare bestia senza rispetto per se e per altri,è assicurato,e il rischio di soccombere moralmente e fisicamente,è alto.Quando cala la notte la preoccupazione diventa il giaciglio,questo benedetto giaciglio per cui qui a Roma secondo le cronache,si uccide,il giaciglio fatto di cartone,stracci o materassi consumati,il giaciglio che ti permette di riposare e farti sentire come gli altri,nel intimità delle coperte,il giaciglio la base da cui ri-partire.La conquista di un posto dove potersi ri-trovare e ri-posare diventa fondamentale e incontestabile.

martedì 25 giugno 2013

Ordinanza di sgombro in 30 giorni??

Posta certificata per la prefettura di Roma

   
Gentile Prefetto ,
in data 30/03/2013 mandai alla Sua attenzione una Mail Raccomandata :Ricorso a Verbale di accertamento di violazione Nr.14120182050 mod.3 c.s,di cui ancora attendo una risposta.Ora Le scrivo con i nervi a fior di pelle nel informarla della venuta di 3 agenti di polizia Municipale(che su mia richiesta non si sono identificati con tesserino,bensì uno di loro dice Di Pietro),con in mano dei verbali della Prefettura di Roma,con un ordinanza di sgombro;alla mia richiesta di poter leggere il documento,mi fu detto"dopo che hai firmato",avendo allora rifiutato la firma,uno di questi signiori si mette a leggere a voce alta la presunta ordinanza da Lei emessa senza avermi minimamente contatato.Ora io non dico di essere un esperto in queste procedure,ma tutta la questione si è presentata molto fumosa e al di là delle regole .Il risultato di questa visita è che mi sono stati fatto vedere dei fogli con intestazione della prefettura di Roma e una MINACCIA sicura che a partire da oggi Martedì 25 giugno 2013,restano 30 giorni per uno sgombero coatto.Visto che per me questa storia è una questione esistenziale La prego vivamente di portare chiarezza e alternative accettabile alla condizione di una persona rispettosa delle regole e cittsadino romano a tutti gli effetti,ma senza fissa dimora.

venerdì 29 marzo 2013

Ricorso a Verbale di accertamento di violazione per Occupazione di suolo publico

"ha violato le norme di cui all'art:20 commi 1 e 4 Cds":
gentili signori,
in data 27 marzo 2013,mi si presenta in luogo Via di Montefiore in prossimità civico 22,2 agenti di polizia muncipale(FPN Cannizzo Pasquale-IPL Bagari Benno),contestandomi attraverso un "Verbale di accertamento di violazione al codice della strada"con annessa cedola di pagamento per la seguente infrazione:"ha violato le norme di cui all'art:20 commi 1 e 4 Cds":
Comma1:Sulle strade di tipo A), B), C) e D) è vietata ogni tipo di occupazione della sede stradale, ivi compresi fiere e mercati, con veicoli, baracche, tende e simili; sulle strade di tipo E) ed F) l'occupazione della carreggiata può essere autorizata a condizzione che venga predisposto un itinerario alternativo per il traffico ovvero, nelle zone di rilevanza storico-ambientale, a condizione che essa non determini intralcio alla circolazione (Comma così modificato dall'art. 29, L. 7 dicembre 1999, n. 472).
Comma4:Chiunque occupa abusivamente il suolo stradale, ovvero, avendo ottenuto la concessione, non ottempera alle relative prescrizioni, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 168 a euro 674.
,PER OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBLICO.)
 Ora essendo in una situazione precaria da oltre 15 (7 anni sul suolo contestatomi)Anni,costretto a causa di negligenze e disinteressamento dei servizi predisposti per queste evenieze,a vivere senza fissa dimora(SFD).Sto combattendo una battaglia durata negli anni con la polizia Municipale di Trastevere,ritrovandomi puntualmente con la pretesa di sgombro senza alternativa plausibile e compadibile alla mia condizione.Percui sono costretto mio malgrado ad inguingere questo ricorso di annullamento del verbale,visto che la mia condizzione di nullatenenza e senzafissadimora mi impedisce a rispettarlo.
 Vorrei aggiungere a titolo personale la mia totale delusione e disgusto per come affronte le situazioni dei SFD,e La prego vivamente a darmi la possibbilità di essere lasciato in pace come libero cittadino Romano della Rebubblica Italiana.
Ps.:Le anticipo in caso la situazione non dovesse cambiare a mio favore che pubblicherò sul sito della presidenza della rebubblica una lettera aperta al Presidente,dato che il nostro sindaco essendo a conoscenza della mia situazione,ancora permette questi sopprusi..